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Il Coaching per allenarsi al successo

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Durante le ultime settimane mi sono allontanato dalla vita di routine sia mentalmente sia fisicamente, spostandomi di migliaia di chilometri, confrontandomi con paesi e culture diverse e riconsiderando molte prospettive a cui ero affezionato.

Come credo tu sappia, il cervello ama cambiare di tanto in tanto e – se glielo permetti – lui ti ricompensa in molti modi: facendo nascere in te nuove idee, migliorando le tue convinzioni e liberandoti da ciò che non serve pensare, ad esempio.

Uno dei concetti su cui ho riflettuto di più è che il successo non è casuale, ma è piuttosto un’abitudine. Infatti, le persone che hanno successo tendono ad averne in più ambiti e a vivere globalmente molto bene, come se la loro capacità di andare forte in un certo contesto riuscisse a coinvolgere e influenzare anche il resto della loro vita. Inoltre, chi ha successo è abituato ad averne, non gode di episodi isolati ma riesce sistematicamente a replicare risultati eccellenti in qualsiasi campo si applichi.

Che cosa ti fa venire in mente?

Io ho subito pensato ad una strategia per avere successo, cioè al fatto che – evidentemente – esiste una ricetta così ben collaudata e flessibile da essere adatta a migliaia di sfide differenti.

Uno dei compiti del mental coach è quello di modellare l’eccellenza, cioè trovare qualcuno veramente bravo nel fare una certa cosa e chiedersi: come ci riesce?

Partendo da questo presupposto, ho riflettuto a lungo sulle persone che conosco personalmente (non ti parlo quindi di personaggi famosi che non ho mai incontrato, ma di conoscenti o amici a cui ho stretto la mano almeno una volta) e che hanno grande successo nella vita.

In tutti loro ho toccato con mano la presenza di tre pilastri che voglio adesso condividere con te. Una persona di successo è bravissima a gestire e sfruttare al meglio questi tre fattori: gli obiettivi, la psicologia e la strategia.

Obiettivi.

Può sembrare impossibile, ma la maggior parte delle persone non ha obiettivi precisi e non dedica loro il tempo necessario. Se paragoniamo la vita ad un viaggio, sarebbe come andare in aeroporto, salire sul primo aereo che capita e, una volta atterrati, lamentarsi perché la destinazione non è “quello che ci si aspettava”. Assurdo, non pensi? Eppure è ciò che quotidianamente molti sperimentano. Se vivi per anni senza obiettivi e un giorno, svegliandoti, ti accorgi che la tua vita non è come ti sarebbe piaciuto, che senso ha prendersela con l’esterno? Credo che sia una nostra responsabilità (di quelle particolarmente importanti) decidere e mantenere una determinata rotta.

In realtà, avere buoni obiettivi non significa tanto “aspettarsi qualcosa di particolare”, quanto piuttosto sapere definire con chiarezza, precisione, buoni criteri e sufficiente motivazione una meta che si vuole raggiungere. Troverai tantissimi libri e articoli che ti spiegano come si definisce correttamente un obiettivo, per cui non mi dilungherò, ma ti rinnovo l’invito a chiederti: cosa vuoi che accada nel tuo futuro?

Psicologia.

E’ un termine che vuol dire tante cose, ti spiego in quale accezione lo intendo io in questo articolo. Una buona psicologia è necessaria per due motivi principali: ti fa vivere bene ti permette di raggiungere i traguardi che ti prefiggi. E una buona psicologia si può imparare ed allenare.

Con “buona psicologia” intendo:

  • Un atteggiamento globalmente positivo (sorridi, divertiti, goditi la vita, coinvolgi gli altri, lascia le persone meglio di come le trovi)
  • La capacità di imparare da ogni esperienza evitando giudizi del tipo “questo è sicuramente bene, questo è sicuramente male”
  • La capacità di lasciare andare il passato (che comunque non puoi cambiare) accettando quello che è stato
  • La capacità di lasciare andare quegli aspetti del presente che non ti piacciono ma che non puoi controllare in nessun modo
  • La capacità di essere responsabile di tutto ciò che invece puoi controllare
  • La ferma volontà di non incolpare mai l’esterno per ciò che non va nella tua vita (punto chiave che costa caro a quasi tutti coloro che falliscono, per qualcuno è persino fastidioso parlarne…)

Se ti concentri su questi pochi concetti e ti impegni a farli diventare tuoi, è automatico che la tua vita – globalmente – sia destinata a migliorare. Avrai più energia, proverai emozioni più piacevoli e più a lungo, sarai un esempio per gli altri e molto di ciò che desideri sarà a portata di mano. Starai molto meglio.

Strategia.

Quando hai un progetto, è necessario agire per realizzarlo. L’azione non è un optional, qualcosa che se vuoi puoi fare oppure se preferisci non fai, perché se aspetti che le cose “capitino” rischi di aspettare troppo a lungo. Così come è impossibile non comunicare, lo stesso vale per “non agire”: anche il fare niente è un’azione, qualsiasi cosa tu decida riguardo l’impiego del tuo tempo rappresenta un’azione.

Quando ti attivi in relazione ai tuoi obiettivi, ciò che fai può:

  • Non modificare in nessun modo la distanza tra la situazione attuale e il tuo obiettivo (azione neutra nei confronti dell’obiettivo)
  • Allontanarti dal tuo obiettivo (azione disfunzionale all’obiettivo)
  • Avvicinarti al tuo obiettivo (azione funzionale all’obiettivo)

Capire in anticipo quale impatto avrà una decisione rispetto a ciò che desideri è un’abilità piuttosto utile, e come tutte le abilità va prima imparata e poi allenata (come credo avrai notato questo concetto ritorna spesso! :)). Ci sono persone molto brave a “leggere il futuro” e comprendere velocemente a quale delle tre categorie apparterrà la prossima cosa che stanno per fare, mentre altre hanno bisogno di farle prima e di valutarle poi, ma tutti dovrebbero farsi la meravigliosa domanda: “Qual è l’effetto più probabile, nei confronti del mio obiettivo, della mia imminente azione?”

Adesso che sai quali sono i tre pilastri delle persone di successo, l’ultima cosa che devi ricordarti è che qualsiasi strategia è replicabile. Con gli strumenti giusti (il coaching te ne fornisce in grande quantità) ogni protocollo che funziona veramente bene può essere replicato. Devi solo impararlo e poi fare esperienza, cioè allenarlo.

E’ come se conoscessi qualcuno veramente bravo a fare la pizza. Se hai a disposizione gli stessi ingredienti e la stessa cucina, e se replichi in modo sistematico la sua ricetta, anche la tua pizza sarà ottima. Magari ti ci vorrà un po’ per renderla proprio identica (se non migliore) dell’originale: ecco cosa intendo con esperienza. Ma è certo che avrai successo a tua volta.

Si tratta solo di replicare i passi di chi ci è riuscito prima di te, aggiungendoci – meglio ancora – qualcosa di tuo che renda in qualche modo unico il risultato. D’altra parte, non è forse questo il contributo che siamo chiamati a lasciare a chi verrà dopo di noi?

Che tu sia andato in vacanza oppure no, permettimi di augurarti una straordinaria ripresa, spero davvero che cominci oggi la parte migliore della tua vita.






 

One Response

  1. Cristiane Arancio ha detto:

    Ogni tuo articolo, mi porta sempre a riflettere, non lascio molto di detto, il mio cervello sta immagazzinando ultimamente.

    Grazie!

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