Se vuoi vivere una vita sana ed equilibrata è importante che tu sappia distinguere tra gli obiettivi e le aspettative e comprendere come è opportuno bilanciare il tempo e le energie che dedichi ad essi. Come mental coach ho il compito di insegnare alle persone con cui lavoro questa importante forma di equilibrio, che va sempre tenuta d’occhio nella vita, nel lavoro e nello sport per evitare di sprecare tempo e risorse e ritrovarsi spiazzati quando stai inseguendo qualcosa di importante per te.
Come vivere in equilibrio tra volontà e desideri
Qual è la differenza tra obiettivi e aspettative e perché è necessario conoscerla e rispettarla? Parlando genericamente, un buon obiettivo può riguardare:
- Te stesso, per esempio quando hai un particolare traguardo che vuoi raggiungere o un cambiamento che vuoi portare a termine.
- Un’altra persona (o più persone), per esempio se sei un allenatore e vuoi ottenere il massimo dai tuoi atleti, oppure sei un formatore e vuoi che i tuoi corsisti modifichino un loro atteggiamento, oppure ancora se sei un manager e devi far rendere al meglio il tuo gruppo di lavoro e così via.
Ogni buon obiettivo, in ogni caso, si deve sempre poter ricondurre a te stesso: ciò significa che la sua riuscita deve dipendere da te, almeno in larga parte, lasciando fuori dai giochi l’esterno, cioè tutto ciò che non puoi controllare. Quando vuoi qualcosa il cui verificarsi dipende del tutto da altre persone o dall’ambiente esterno, allora non hai un obiettivo, ma hai una speranza, il che nel campo del coaching significa trovarsi su un terreno molto insidioso, che personalmente ti consiglio di evitare più che puoi.
Anche le aspettative possono riguardare te stesso oppure le altre persone, ma con una grande differenza: non è mai una buona idea coltivare aspettative sui comportamenti altrui. Se sto lavorando a un progetto importante mi aspetto da me stesso impegno, dedizione, idee vincenti e soluzioni. Ho un codice di comportamento che scelgo di seguire e mantengo alti gli standard. Le decisioni che assumo, le azioni che metto in atto dipendono da me e ne sono del tutto responsabile. Se raggiungo il traguardo è proprio perché ho rispettato le aspettative che avevo verso me stesso e il merito del successo è completamente mio. Tutte le volte che puoi, poniti obiettivi ambiziosi e alza i tuoi standard aspettandoti da te stesso il meglio possibile.
Contemporaneamente, se vuoi evitare problemi a volte neanche risolvibili, evita di coltivare aspettative sui comportamenti degli altri. La realtà è che non hai il controllo di ciò che pensano, decidono e compiono le altre persone, quindi dare a questo aspetto troppo potere è un rischio che non ha senso correre. Tutto ciò è facile a parole, ma non è forse vero che ognuno di noi ha effettivamente aspettative verso il proprio partner, i figli, i genitori, gli amici, i compagni di squadra o i colleghi di lavoro? E come ti fa sentire quando tali aspettative vengono disattese? Più generi aspettative verso altre persone che non siano te stesse più semini il campo dove potrebbero crescere delusioni, ansie, paure e mancanze.
Distingui i tuoi obiettivi dalle aspettative
Fatte le dovute premesse, condivido con te alcune idee da mettere in pratica per riuscire a discernere da oggi in poi e ogni volta che ne avrai bisogno tra ciò che è un tuo obiettivo e quella che è invece una aspettativa. Per prima cosa, ricorda che un obiettivo deve saperti motivare. Questo significa che quando pensi al tuo obiettivo e investi del tempo per raggiungerlo tutto ciò deve farti sentire bene. Sentirsi bene significa provare emozioni e vivere stati mentali piacevoli, come ad esempio entusiasmo, voglia di fare, ottimismo, benessere, sicurezza e fiducia. Lavorare per un obiettivo annulla la fatica e ti spinge a muoverti verso qualcosa, come effetto di una leva sul piacere. Devi inoltre avere una chiara sensazione di controllo del risultato che vuoi ottenere, esattamente come quella che hai quando affronti una curva impegnativa guidando un’auto ben progettata: fidandoti di ciò che stai facendo e del mezzo che stai utilizzando e sapendo con certezza che cosa sta per accadere negli attimi successivi. In secondo luogo, deve esistere una relazione di causa-effetto tra le azioni che compi e il risultato che queste generano. Tale relazione non deve essere casuale ma sicura, affidabile e ripetuta. Metaforicamente, se il tuo obiettivo fosse costruire un muro, sapresti che ogni mattone che posizioni nel posto giusto lo innalza e lo rinforza, e ogni azione che ripeti in quel modo ti avvicina al risultato che vuoi. Non c’è casualità o influenza esterna e il risultato è sempre prevedibile.
Alla luce di tutto questo, quando hai in mente qualcosa che vuoi realizzare verifica quindi che queste due condizioni siano soddisfatte:
- Pensare a ciò che voglio mi fa provare emozioni positive?
- Posso prevedere con certezza l’effetto delle mie azioni?
Solo due “sì” sono la risposta giusta se vuoi sapere se si tratta di un obiettivo oppure di una semplice aspettativa. E in questo secondo caso, ricorda sempre che l’aspettativa che riguarda te stesso è positiva ed è una condizione buona che ti aiuta a dare il massimo, mentre se l’aspettativa ricade su altre persone allora è opportuno riconsiderare tutta la faccenda e modificare il tuo approccio in modo che tu possa averne più controllo. Personalmente, una volta fatta questa verifica, preferisco investire la maggior parte del mio tempo sui miei obiettivi piuttosto che sulle mie aspettative, proprio perché così facendo sono più sicuro di avere successo.
Ti lascio infine uno spunto per fare pratica, anche subito se vuoi. Prendi un foglio e dividilo in quattro quadranti tracciando una croce in mezzo. In senso orario, scrivi in alto in ciascun quadrante queste voci: relazioni, lavoro, realizzazione personale, finanze. Poi all’interno di ogni quadrante scrivi tre tuoi desideri, cioè eventi che vuoi che accadano nella tua vita relativamente all’argomento del quadrante. Fatto questo, per ciascuna dei dodici desideri che hai scritto poniti quelle due domande viste prima e cancella tutti quelli che non ottengono due risposte affermative. Ti troverai così con una lista scremata e ristretta dei tuoi veri obiettivi e potrai cominciare a dedicare loro il tempo e le risorse che meritano, evitando in questo modo di disperdere energie in altri progetti che non puoi controllare.
Sono specializzato in coaching e lo rendo facile: aiuto le persone a raggiungere e migliorare i risultati sportivi, lavorativi e personali. Curo e gestisco da oltre 15 anni diversi siti web dedicati al coaching e sono autore per Sperling & Kupfer.
Ho all’attivo più di 350 collaborazioni con sportivi, professionisti, aziende.
Sono specializzato in tecniche di allenamento mentale e appassionato di comunicazione efficace.
2 Responses
Bell’articolo. Complimenti!
Articolo molto interessante, già da solo è una prima lezione di coaching , mi stimola ad interessarmi ad un eventuale percorso più strutturato.Complimenti!