Da alcuni mesi investo i primi minuti di ogni mattino, tutti i giorni, per rispondere ad alcune domande che uso per rifocalizzarmi sul momento presente e per predispormi nel miglior stato emotivo alla giornata che prende vita.
Sono i miei cinque minuti di self-coaching: una strategia per sottrarmi ai continui input provenienti dall’esterno (in questi mesi più che mai insistenti e a mio parere piuttosto pericolosi) che non rispondono al tipo di mentalità e di atteggiamento che voglio allenare al massimo.
Prima di tutto mi chiedo quali motivi, quali elementi oggettivi sono fonte per me di gratitudine, di orgoglio e di soddisfazione. Mi piace compilare questo tipo di lista che spesso è sorprendente e rappresenta, di fatto, un elenco delle benedizioni su cui posso contare.
La seconda domanda è invece questa: Che cosa renderebbe oggi un giorno grandioso?
Qui di solito affido alla scrittura le mie aspettative, quanto penso di meritare professionalmente e personalmente, e molte volte le risposte sono semplici: la conferma di una collaborazione, un clima atmosferico che mi permetta di allenarmi nelle migliori condizioni, la salute delle persone a cui voglio bene, tempo sufficiente da dedicare a mia figlia. Come vedi, niente di straordinario ma tutto quanto può rendere migliore l’ordinario.
Non sono di certo il primo mental coach che ti suggerirebbe di abituarti al journaling, cioè a tenere costantemente un archivio dei tuoi pensieri, idee, progetti e ragionamenti per scritto. Le proprietà positive della scrittura sono note e definitive: una volta che le hai toccate con mano difficilmente torni indietro e questo è il motivo per cui da tempo non scrivo mai meno di tre o quattromila parole ogni singolo giorno. Niente come lo scrivere può guidarti nel tenere ordinata e pulita la tua mente oltre che aiutarti a capire in profondità i concetti.
Quando poi sono andato a rileggere le risposte che ho fornito alla domanda mostrata, mi sono improvvisamente reso conto di un elemento che le accomunava. Quasi ognuna delle risposte scritte aveva a che fare con fattori che non posso controllare. Avrei potuto certamente indirizzarle, ma senza la previsione precisa del risultato. Ti mostro qui senza problemi qualche esempio preso dai giorni scorsi, così che tutto sia più chiaro:
Che cosa renderebbe oggi un giorno grandioso?
- La conferma del corso X da parte del cliente Y nella data che mi è più comoda
- Una maggior apertura da lunedì verso le restrizioni alla mobilità che ci sono in atto
- Dormire almeno 8 ore senza interruzioni questa notte
- Sapere che le scuole resteranno in presenza anche la prossima settimana
- Riuscire a scrivere nel pomeriggio quell’articolo che ho iniziato la settimana scorsa, senza venire disturbato
- Una durata contenuta entro un’ora della riunione programmata stamattina
- La chiamata di X che mi conferma la nostra collaborazione il mese prossimo
- …
Sono alcuni miei esempi e sono assolutamente reali: è proprio ciò che ho scritto io e che – se si fosse verificato – avrebbe reso grandiosa quella che già era una buona giornata. Molto di quanto elencato è accaduto, altro no come è normale, logico e giusto che sia. Noi lavoriamo giorno dopo giorno per rendere la nostra vita il più simile possibile a quel modello ideale che abbiamo in mente, ma dobbiamo farlo con piena consapevolezza che a volte lei – la vita stessa – va dove le pare e anzi dove è meglio per noi.
Tuttavia è bastato cambiare leggermente, ma in modo importante nella sostanza, quella semplice domanda per ottenere ancora più benefici dalla risposta.
Da qualche giorno infatti l’ho integrata rendendola così: Che cosa tra ciò che dipende da me renderebbe oggi un giorno grandioso?
Questo cambia tutto. È una domanda legata al potere personale che ognuno di noi esercita sulle proprie scelte e decisioni e di conseguenza che determina il risultato. La differenza è evidente anche nelle risposte, anche queste copiate da quelle originali:
- Continuare ad alimentarmi correttamente come ho fatto finora
- Allenarmi secondo il programma
- Tenere una sessione di coaching grandiosa con X riuscendo ad essere per lei una risorsa risolutiva
- Registrare la prossima puntata del podcast
- Organizzare una cena in famiglia divertente e giocosa
- Scattare la foto giusta per l’articolo che pubblico domani
- Finire il calendario dei corsi con X e inviarlo entro la serata avendo risposta positiva
- …
Tutto ciò che vedi in questa seconda lista rientra tra elementi che dipendono da me: non c’è bisogno che qualche misteriosa congiunzione astrale si verifichi per pormi nelle condizioni di realizzare quei punti, lo posso fare e basta e lo posso fare subito.
Ora, che cosa accadrebbe se iniziassi anche tu a porti la stessa domanda? Prepara un file dedicato, apri una nota sul tuo smartphone, usa un foglio di lavoro, un diario o un’app: non importa.
Ma da domani, prima ancora del caffè, prenditi cinque minuti e rispondi: “Che cosa tra ciò che dipende da te renderà grandiosa la tua giornata?“
Focalizza le tue energie e il tuo tempo, due risorse di cui nessuno ti può privare, sul tuo potere personale: questa è leadership e questo ti può portare una quantità e una qualità di risultati che ancora neppure immagini possibile.
Sono specializzato in coaching e lo rendo facile: aiuto le persone a raggiungere e migliorare i risultati sportivi, lavorativi e personali. Curo e gestisco da oltre 15 anni diversi siti web dedicati al coaching e sono autore per Sperling & Kupfer.
Ho all’attivo più di 350 collaborazioni con sportivi, professionisti, aziende.
Sono specializzato in tecniche di allenamento mentale e appassionato di comunicazione efficace.