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Allenare autocontrollo e autodisciplina

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Questo contenuto propone una tecnica scientificamente efficace la cui pratica migliorerà radicalmente il tuo autocontrollo.

Sono due le abilità fondamentali da allenare affinché la nostra mente sia più forte e affidabile:

  • Autodisciplina, intesa come la capacità di fare ciò che deve essere fatto in un dato momento.
  • Autocontrollo, cioè la capacità di NON fare ciò che hai impulsivamente desiderio di fare.

L’autodisciplina ti permette di allenarti quando non hai voglia, di scrivere quando non sei ispirato, di riordinare casa quando vorresti riposarti e così via. In generale, essere disciplinato di permette di crescere e di allenarti, diventare mentalmente (e di riflesso spesso fisicamente) più forte perché “riesci a portare a termine le cose anche se non ne hai voglia”. Migliora la produttività, la quantità e la qualità dei risultati, in altre parole accresce l’efficienza dell’individuo.

L’autocontrollo, di riflesso, ti permette a sua volta di godere di molti vantaggi: tra questi, non assumere decisioni affrettare, evitare di reagire alle provocazioni, non cedere alle tentazioni, in generale non “sbroccare” quando sei sotto pressione (mi perdonerete il termine inelegante ma maledettamente efficace).

Quando siamo molto piccoli, l’ambiente ci costringe ad allenare con intensità proprio l’autocontrollo. Accade quando chiediamo ai bambini di non alzarsi da tavola finché qualcuno sta ancora mangiando, di pazientare quando richiedono l’attenzione di qualcuno e resistere al desiderio di piangere, di non interrompere gli adulti quando parlano anche se hanno qualcosa da dire, ecc. ecc.

Il dott. Andrew Huberman, neuroscienziato, professione di neurobiologia e autore del famoso podcast “Huberman Lab” che – se comprendi bene l’inglese – non posso che consigliarti fortemente, definisce l’autocontrollo quella parte del nostro cervello dominata dai “circuiti neurali no-go”: sono coinvolti nell’attività cerebrale ogni volta in cui sopprimiamo un impulso ad agire e – proprio come le altre facoltà mentali o se volete come ogni muscolo – si rinforzano se allenati e si indeboliscono se ignorati.

Qual è il punto?

Crescendo, smettiamo di allenare l’autocontrollo e parallelamente iper-alleniamo i “circuiti neurali go”, quelli che ci fanno agire anche se non vorremmo o – soprattutto – dovremmo, perché non è veramente necessario farlo. In pratica, diventiamo molto più disciplinati (sebbene eccessivamente, infatti agiamo anche quando non necessario e a tendere lo facciamo inconsciamente) di quanto non siamo capaci di controllarci e di dominare gli impulsi all’azione.

È come guidare un’auto premendo continuamente sull’acceleratore e molto raramente sul freno: indovinate che cosa accade alla fine della strada…

Accediamo compulsivamente ai social e all’email, lavoriamo su molti task nella stessa unità di tempo, ci sentiamo obbligati a rispondere in tempo reale e ogni messaggio WhatsApp ricevuto, guidiamo l’auto cercando informazioni sullo smartphone perché “ci è venuta in mente una cosa”, ecc. ecc.

Al di là della pericolosità oggettiva di questi comportamenti (che una volta radicati divengono anche automatici), non facciamo altro che disallenare la nostra capacità all’autocontrollo, perché i circuiti no-go non vengono quasi mai sollecitati.

La tecnica per riequilibrare

Fortunatamente il cervello è incredibilmente plastico, a qualsiasi età e a dispetto di ogni condizione di partenza.

Questo significa che possiamo invertire la rotta e cominciare oggi stesso a riequilibrare la nostra autodisciplina e il nostro autocontrollo.

Come? Se ti interessa cambiare, fai questo:

  • da oggi e per un tempo ragionevole, diciamo almeno due/tre settimane, allena quotidianamente i tuoi circuiti no-go
  • per almeno venti o trenta volte al giorno, resisti coscientemente all’impulso di fare la prima cosa che ti viene in mente, sfruttando le tante occasioni che tutti abbiamo:
    • se senti il desiderio di prendere la penna che hai sul tavolo e iniziare a picchiettarla, non farlo e resisti
    • se improvvisamente hai voglia di alzarti e mangiare quel biscotto, resta al tuo posto
    • se ti piacerebbe rigirarti i capelli tra le dita o toccarti la barba mentre stai leggendo un documento, tieni le mani ferme dove sono
    • se di colpo arriva l’impulso a prendere in mano lo smartphone, sbloccarlo e aprire qualche app a caso, lascialo dov’è
    • e così via…

Soprattutto il tema “uso compulsivo dello smartphone” è davvero un’occasione semplice da sfruttare, perché continuamente presente. Consciamente o meno, abbiamo più o meno tutti una dipendenza dai nostri dispositivi e ben più della metà delle attivazioni dello schermo quotidiane non sono veramente necessarie (vuoi sorprenderti? Cerca nel tuo smartphone la statistica che ti dice quante volte al giorno lo attivi… scommetti che siamo attorno alle centinaia? Centinaia! Te ne rendi conto solo quando lo leggi…)

La verità è che ne siamo chimicamente drogati. L’atto di controllare le notifiche, scorrere il feed di un social, verificare in quanti hanno visionato i nostri aggiornamenti di stato provoca il rilascio di dopamina nel nostro corpo. Ecco perché “ci piace farlo” e perché riempiamo ogni momento di potenziale relax con questa pratica (o vuoi dirmi che non è bello e attraente, una volta conclusa la giornata e messi a letto i bambini, preparato tutto per il giorno seguente e infilatoci nel letto, dare un’occhiata al telefono? E in una pausa di lavoro? O quando andiamo in bagno? Quanto è piacevole?) Contemporaneamente, indebolisce il nostro autocontrollo e questo ha successivamente conseguenze importanti: infatti saperti autocontrollare è necessario in molti ambiti del nostro quotidiano e migliora oggettivamente le possibilità di riuscire in ciò che ci si prefigge.

La disintossicazione passa da questo. Dall’impegnarsi trenta volte al giorno a resistere agli impulsi che portano ad azioni che non sono veramente necessarie. L’altra buona notizia è che ogni volta che decidi di farlo, e resisti, il tuo muscolo mentale si allena e diventa più facile la volta successiva.

Comincia oggi e tra un mese avrai completamente riscritto questo schema mentale che diventa poi uno schema d’azione.

Allenati a sopprimere i comportamenti istintivi non necessari. Grazie a questo, potrai tra pochi giorni fare affidamento su un circuito neurale no-go forte e ben addestrato in ogni situazione in cui per te è importante non agire ciecamente appagando i tuoi primi impulsi.

Concludo descrivendoti brevemente il mio regime di allenamento mentale all’autocontrollo e invitandoti ovviamente a modificarlo per trovare il tuo:

  • Niente caffè dopo le 14:00, in nessun caso
  • Niente assunzione di altro che non sia frutta al di fuori dei pasti principali
  • Niente uso dello smartphone nell’ultima mezz’ora prima di dormire
  • Social bloccati e inaccessibili su iPhone e Mac dalle 9:00 alle 11:00 e dalle 14:00 alle 16:00 (non utilizzate app apposite a questo scopo, sebbene esistano e siano efficaci: è troppo facile! Deve essere un esercizio di volontà)

Crea le tue regole e fai in modo che non sia troppo facile rispettarle (sarebbe come sollevare un peso troppo leggero in palestra).

Ne beneficerai complessivamente e anche piuttosto rapidamente.






 

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